Cordone libero

tl_files/catalogo/Impianti/Vigneto vino.jpgCos’è

Come il Cordone speronato,anche il Cordone libero è un sistema di allevamento della vite utilizzato per potature che richiedono un’elevata meccanizzazione. Questo cordone è formato da un unico filo permanente speronato posto orizzontalmente a circa  1,30, 1,40, ma anche 1,60, 1,70 metri dal terreno. I germogli degli speroni, non essendo legati da fili di sostegno, crescono verso l’alto per poi ricadere verso il basso a causa del peso dell’uva. Durante la potatura si selezioneranno gli speroni  a 1, 3 gemme della parte dorsale del cordone che sono disposti verso l’alto per facilitare la potatura meccanica e favorire la produzione della pianta.

Caratteristiche

Il Cordone libero si sta diffondendo rapidamente al posto del Cordone speronato. I maggiori utilizzatori di questa tecnica di allevamento sono l’Australia e gli Stati Uniti. Ma anche gli agricoltori italiani ne apprezzano le caratteristiche ed i vantaggi.  Viene, infatti, usato in Veneto. Emilia Romagna e Toscana. Per realizzare questo sistema bisogna attenersi ad alcuni importanti parametri nell’implementazione dell’impianto. La distanza tra i filari deve essere compresa tra 2,30 e 2,50 metri; i pali devono essere di lamiera zincata di 40x 35 mm  o di legno sottoposto a trattamento, del diametro di 8-10 centimetri. Anche i pali di testata devono essere fatti degli stessi materiali con dimensioni e diametro variabili in base al materiale stesso, fissati al suolo per almeno 80 centimetri. Sono necessari anche una coppia di fili in acciaio a tripla zincatura da posizionare di poco al di sotto dei cappellotti per contenere le viti di sostegno del filo portante (questo posizionamento evita che le viti possano fuoriuscire all’esterno del filare) ed un filo portante in acciaio a tripla zincatura spiralato per evitare torsioni tra gli speroni. I cappellotti devono essere di plastica. Nell’implementazione dell’impianto, visto l’utilizzo recente di questa tipologia di allevamento, si consiglia di farsi assistere da specialisti ed esperti o dottori in agraria. Un ettaro di vigneto a Cordone libero con i filari posti alle distanze sopra indicate, richiede  più di 700 pali in lamiera o legno e una settantina di pali di testata;  più di 600 Kg di filo portante in acciaio spiralato; settanta ancoraggi e quasi 800 cappellotti di plastica.

Vantaggi

La gestione dell’impianto a Cordone libero, nonostante i parametri indicati al paragrafo precedente,  permette una procedura di allevamento più semplice e meno costosa perché l’impianto sarà costituito da un solo filo e dai sostegni. Il risparmio di costi rispetto al Cordone speronato è del 20%. Anche la semplificazione delle operazioni di potatura verde ed invernale permette una sensibile riduzione dei costi. Quella verde può essere eseguita in ogni momento, mentre l’invernale può essere svolta sia meccanicamente che manualmente tramite piattaforma trainata da un trattore agricolo. Il risparmio di ore lavorate è notevole ed è pari a circa 60 ore per ettaro. Questo sistema permette alla pianta di ottenere una buona esposizione solare per rendere efficiente la fotosintesi. Ma tali vantaggi sono realizzabili per germogli che hanno una posizione verticale, cioè i germogli detti “assurgenti” e per una  pianta che sia molto fertile a livello basale. E’, inoltre, importante che i tralci siano disposti uniformemente ai due lati del cordone. Le prime due caratteristiche sono strettamente legate alla varietà (anche nel caso del cordone speronato si parla di uva da vino), mentre l’ultima caratteristica dipende dall’abilità e dal lavoro dell’agricoltore che può realizzare l’uniformità dei tralci utilizzando il filo spiralato.

Svantaggi

Da alcune sperimentazioni condotte da centri di ricerca universitari è emerso che il Cordone libero non è adatto per varietà con grappoli posizionati su nodi distali e con gemme ricadenti che creano una sovrapposizione della vegetazione ed un suo eccessivo ombreggiamento, dannoso per le proprietà fotosintetiche della pianta. Da evitare anche nelle coltivazioni di climi eccessivamente umidi.

Varianti

Il Cordone libero presenta anche una variante detta Cordone libero mobile . Anche questo sistema consente un’elevata meccanizzazione delle fasi di potatura e viene utilizzato per la vendemmia a  scuotimento verticale che permette di ricavare un minor danneggiamento della pianta e dei frutti e di preservare le strutture portanti. Alle sommità dei pali di sostegno è posto un cappellotto mobile, da cui il nome del sistema e da cui scorre un filo di sostegno che permette lo scuotimento verticale durante la vendemmia. Con il Cordone libero mobile non si realizza il contatto tra l’uva e le parti meccaniche in movimento, particolare che consente di preservare la qualità e l’integrità del frutto.  Il Cordone libero mobile differisce da quello semplice per il fatto che il fusto verticale non è dritto, ma lievemente curvato. Questa curvatura, rendendo la struttura della pianta più elastica, permette il movimento verticale dei germogli. La scelta tra Cordone libero e Cordone libero mobile dipenderà sempre dalla varietà e dalle caratteristiche della pianta e dalla struttura dell’impianto. Il Cordone libero si adatta sia alle colture in pianura che a quelle in collina. Vista la possibilità di meccanizzare totalmente le fasi della coltivazione è, però necessario, che la superficie dell’area coltivabile o la pendenza abbiano uno spazio tale da consentire l’uso delle macchine agricole necessarie all’automazione dell’impianto.