Sboccatura

L’operazione di sboccatura è un procedimento necessario per rimuovere eventuali impurità , residui della seconda fermentazione in bottiglia.

Consiste nel far fuoriuscire dall’imboccatura della bottiglia la parte depositata lungo il collo fino alla capsula, della parte dei lieviti consumati. In questo momento entra parte di ossigeno dall’aria nel vino che ne comporta una successiva maturazione. La parte di vino fuoriuscita viene aggiunta, talvolta insieme con il liqueur dosato, e la bottiglia viene in seguito tappata definitivamente con tappo in sughero e gabbietta.

Si praticano due metodi principali per effettuare la sboccatura: tramite congelamento o “à la volée”.

La sboccatura manuale, o dégorgement à la volée, prevede di stappare la bottiglia; per effetto della pressione del vino , si sprigionano uscendo i residui di fecce formatosi in prossimità del tappo. Il cantiniere provvede poi a ritappare la bottiglia evitando il più possibile la fuoriuscita del vino.

La sboccatura tramite congelamento, o dégorgement à la glace,  invece è la pratica ad oggi la più comune. Il collo della bottiglia viene immerso in una soluzione di acqua e glicole monopropilenico raffreddata ad una temperatura di -24°C ÷ -25°C per circa 10÷15 minuti. Una volta verificato il ghiacciolo formatosi all’interno del collo della bottiglia, questa viene stappata, espellendo il ghiacciolo contenente le fecce. Esistono appositi macchinari detti congelatori di colli.

E’ un uso odierno riportare sulla contro etichetta la data di sboccatura: per stabilizzare il vino sono necessari  3÷4 mesi di affinamento dopo la sboccatura.

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