GDC

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Cos’è

Il GDC è una forma di allevamento della vite, detta anche Doppia cortina, che si rifà alla Cortina semplice, ovvero un sistema che consente di meccanizzare completamente le operazioni di potatura e di vendemmia e che si adatta a piante con gemme basali molto fertili e con varietà erette. La Cortina semplice è formata da  un cordone orizzontale disposto  a 120, 150 cm dal terreno che si sostiene su un unico filo mobile, mentre il GDC segue le stesse caratteristiche permettendo lo sdoppiamento del cordone su due, tre fili che si alzano anche a 170 cm dal suolo. In tal modo la vegetazione può ricadere verso il basso, mantenendo inalterato il suo vigore e consentendo una buona illuminazione dei grappoli.

Caratteristiche

L’allevamento a GDC, come altri sistemi, per favorire un rendimento ottimale della produzione e mantenere inalterata la qualità della pianta e dei frutti deve essere eseguito con precise condizioni  climatiche, del terreno, della varietà della vite e delle strutture che sostengono la pianta stessa. La distanza tra le file deve essere di 3,50 - 4 metri; in caso di utilizzo di trattore per frutteti, mentre nel caso si utilizzi un trattore standard, la distanza deve essere compresa tra 4 - 4,50 metri. La distanza sulla fila delle viti,  deve essere inferiore a un metro ( 80 cm) per varietà vigorose, mentre per quelle deboli non deve superare il mezzo metro. La densità dell’impianto ( il numero di viti per ettaro) deve essere compresa tra 2777 e 5714. I parametri variano in base all’area geografica. Quelli indicati sono adatti per vigneti del Nord Italia. In altre aree, ad esempio, sulla base di studi sperimentali,  la distanza sulla fila dovrebbe  essere ricompresa tra 1 -1,50 metri.

Vantaggi

Il sistema GDC permette la meccanizzazione della vendemmia e della potatura; garantisce una produzione elevata e richiede una bassa disponibilità idrica. Come già detto al primo paragrafo, permette anche di mantenere inalterato il vigore della pianta e favorisce la buona illuminazione dei grappoli. Utilizzato negli Stati Uniti fino alla fine degli anni ’70, il GDC (Geneve Double Courtain), si è successivamente diffuso anche in Italia dove sono state introdotte delle modiche alla struttura iniziale del sistema di allevamento per potenziare l’utilizzo delle macchine per la potatura e la vendemmia. Le macchine vendemmiatrici, infatti,  nel GDC,  possono operare lo scuotimento verticale che permette una minore perdita di mosto e una migliore qualità del prodotto rispetto a quello orizzontale. Nel sistema GDC realizzato secondo i moderni canoni colturali, i due cordoni danno vita ad una produzione rivolta verso l’alto, ben soleggiata, mentre la vegetazione dei tralci, derivati dagli speroni, ricade verso il basso perchè non sorretta da fili di sostegno.

Svantaggi

Il sistema GDC o a Doppia cortina non permette un’elevata densità dell’impianto che in caso contrario comprometterebbe la vigoria della pianta; quest’ultima, nel GDC, si mantiene comunque ad un livello medio. Lo svantaggio più importante è rappresentato dal costo dello stesso impianto che è piuttosto alto. Le attrezzature necessarie all’allevamento GDC sono, infatti, diverse per tipologia e numero di componenti. Nel GDC sono necessari: 375 braccetti autoportanti, lunghi 140 cm con relativa piastra di sostegno;  420 pali in lamiera zincata 40 x 35; 35 pali di testata sempre in lamiera zincata 55x50; 35 braccetti di testata; 940 Kg di filo spiralato a tripla zincatura numero 22;  190 Kg di filo in acciaio numero 18  a tripla zincatura da usare per la vegetazione  delle viti; 35 ancoraggi;  125 aprivegetazione per la pettinatura semiautomatica dei germogli.

Avvertenze

Per  sfruttare tutti i vantaggi del GDC i materiali usati devono essere di ottima qualità ed è proprio questo aspetto a far lievitare i costi del sistema.  I fili ed i pali devono essere sufficientemente forti e resistenti per sostenere le viti che hanno delle notevoli dimensioni. La scelta di materiali più deboli potrebbe far lievitare ulteriormente i costi per via della necessità di continue sostituzioni che potrebbero danneggiare la qualità del prodotto. La scelta, in prima istanza, di materiali di ottima qualità, permetterà di ammortizzare i costi iniziali dell’impianto con il beneficio di una produzione elevata  e totalmente meccanizzata.

Varianti

Il GDC ha trovato applicazione negli Stati Uniti a partire dal 1960, anno della sua introduzione sviluppata con il metodo del professor Nelson Shaulis, della Pennsylvania che lo testò al Ginevra Experiment Station di New York, da cui il nome  Geneve Double Courtain, ovvero Doppia Cortina di Ginevra, abbreviata con la sigla GDC. Nel 1980 è stata introdotta una variante del GDC, detta Lira, a cura del dottor Alain Carbonneau, docente di Viticoltura a Montpellier. Il sistema Lira, rispetto al GDC classico, permette un notevole miglioramento del microclima della vegetazione che viene esposta a meno ombreggiature di fogli e frutti. I due cordoni vengono coltivati su due fili paralleli, la fruttificazione avviene verso l’alto per poi virare verso il basso assumendo la forma della Lira. Sembra che questa variante faciliti ancora meglio le operazioni di potatura.