Lavorazione uva

La prima fase nella lavorazione dell’uva consiste nella coltivazione della vite.

E’ importante conoscere le caratteristiche del terreno prima di procedere all’impianto delle vigne, per poter così provveddere alle soluzioni più adatte per la loro crescita.

L’analisi chimico-fisica del suolo è di aiuto per la scelta dei fertilizzanti più adatti alla lavorazione dell’uva, in modo da contrastare le avversità della vite.

Anche la presenza di un tappeto erboso combatte il fenomeno dell’erosione del terreno e contribuisce alla ottimizzazione del terroir: l’insieme delle condizioni climatiche, del terreno e la zona geografica creano le condizioni ideali per l’attecchimento e la crescita della barbatelle.

I sistemi di allevamento , in Italia sono presenti più di trenta, influiscono sulla produttività e sulla lavorazione dell’uva e del grappolo d’uva.

Una volta presenti tutte le precedenti condizioni, si procede alla creazione dell’impianto, alla coltivazione del vigneto, bilanciando vegetazione e grappoli.

Giunta a maturazione l’uva, la fase della vendemmia è un periodo delicato e decisivo, dal momento che può compromettere non solo la buona riuscita delle successive fasi di lavorazione dell’uva, ma anche l’impianto stesso.

Quando il grappolo d’uva diventerà uva da tavola, si procede al confezionamento e distribuzione come ultime fasi di lavorazione dell’uva.

Se invece l’uva è destinata alla produzione di vino si procederà alla diraspatura, prima, dopo o durante la pigiatura, con lavorazione dell’uva meccanica o manuale, e alla successiva trasformazione del succo d’uva tramite la fermentazione, processo di lavorazione dell’uva che avvia verso la vinificazione.

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